Santuario della Madonna della Gurva

Santuario della Madonna della Gurva

Calasca Castiglione

Unico, misterioso e affascinante: il Santuario della Gurva, dedicato alla Madonna delle Grazie, è davvero un luogo speciale e insieme alla Cattedrale tra i boschi è uno dei simboli di culto più celebri della Valle Anzasca.

Conosciuto anche come Santuario della Madonna Assunta – la festa più sentita che qui si celebra è quella del 15 agosto – questo edificio sacro di Calasca Castiglione fu costruito molto rapidamente, nonostante il luogo così singolare in cui sorge.

Il Santuario è stato infatti edificato in una posizione straordinaria, che suscita stupore, a strapiombo sul torrente Anza e a ridosso di un enorme masso. L’enigma che ruota attorno alla sua costruzione non è ancora stato risolto: non è definita con certezza né la provenienza del grande sperone roccioso, né la sua datazione.

L’unica fonte affidabile conferma che nel 1635 il grande masso era già nella posizione odierna, misteriosa e affascinante, in bilico fra la cappelletta originaria e le tumultuose acque del torrente Anza.

Ciò che sembra ormai certo è la motivazione della sua edificazione, legata ai numerosi fatti straordinari e miracolosi verificatisi in un breve arco temporale, tra cui anche il trasudamento di sangue dall'immagine della Madonna ospitata nella cappelletta primitiva. Due però sono le ipotesi che ruotano attorno alla devozione popolare così sentita nei confronti della Madonna delle Grazie. La prima è che il masso sarebbe precipitato dalla montagna, risparmiando la struttura: l’episodio avrebbe rappresentato per la comunità locale un grande miracolo e i fedeli incrementarono il proprio legame alla Beata Vergine Maria.

Secondo alcune ricostruzioni da parte dello storico Agostino Sandretti, invece, la intensa devozione per la Madonna della Gurva risalirebbe all’epoca della grande peste del XVII secolo. I contagiati sarebbero stati allontanati dal paese e confinati oltre il ponte, vicino all’originaria cappelletta. Qui vivevano le loro lunghe giornate di sofferenza: l'unica loro consolazione era nei momenti di preghiera rivolti alla Beata Vergine, che avrebbero permesso ad alcuni degli appestati di guarire dalla terribile malattia. Considerato un vero miracolo, la comunità riconobbe la salvezza dalla peste come opera della Madonna.

Il Santuario si presenta a navata unica con presbiterio e sulla sua destra è presente la cappella originaria dove si può ancora oggi ammirare l’affresco della Madonna. Da segnalare l’artistica statua lignea settecentesca della Vergine che ogni anno viene portata in processione in occasione della festa del 15 agosto.

Indipendentemente dall'origine della devozione popolare che caratterizza ancora oggi questo luogo di culto così speciale, la piccola cappella venne ingrandita e nel 1641 fu inaugurato, nelle forme odierne, il Santuario che il 15 agosto di ogni anno ospita la sentitissima Festa dell’Assunta, con la partecipazione della Milizia Tradizionale di Calasca.